Psychoposter

I manifesti del Rock americano anni ‘60

Quando si parla di cultura psichedelica i confini tra realtà e leggenda sembrano sfumare. Se vogliamo risalire alle origini, il rapporto musica-grafica è strettissimo. Le origini si trovano in California, in particolare a San Francisco, vera culla della psichedelia, patria dei principali esponenti di un movimento che si giovò, ai suoi inizi, di un’ampia popolazione studentesca di matrice radical, della presenza di movimenti controculturali legati alla nascita della beat generation e, perchè no, anche al clima mite della baia. In quel periodo i manifesti erano la principale forma di comunicazione per i concerti di gruppi che di lì a poco sarebbero definitivamente entrati nella storia del rock: Santana, Greatful Dead, Jefferson Airplane, Quick Silver Messenger Service, Creedence Clearwater Revival, e via dicendo.
Il decennio ‘60 visse tutto all’insegna della liberalizzazione, liberalizzazione dagli schemi comunicativi precostituiti e la grafica psichedelica andava infrangendo le norme della tipografia convenzionale spingendosi ai confini delle possibilità percettive umane.

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